COVER ART FIFA 22
COSTRUZIONE PROGETTO
Sono partito scegliendo l'attuale copertina del videogioco e ho cercato di                                ricostruirla posizionando le immagini nei rispettivi posti.
 FIS ISOMETRICO
  PRESIDENTE EA CANADA FRA FIFA, LICENZE E ROYALTY
PK
MOTION CAPTURE E MODELLI POLIGONALI
JAN TIAN IN ABITI DI R9
FIFA 98, INTRODUZIONE COPERTINE DIFFERENTI E "FIFA STREET"
STUDIO 2014 POPOLAZIONE AMERICANA
                                                            MOTIVAZIONE
La poesia "Goal" è stata scritta dal poeta Umberto Saba e fa parte della raccolta Cinque poesie per il gioco del calcio, che a loro volta fanno parte della serie Parole (1933-34). Saba fu il primo scrittore della nostra letteratura a occuparsi di calcio: prima di lui sul gioco più popolare erano fiorite le cronache e le narrazioni dei giornali sportivi. Egli intendeva fare della poesia una pratica quotidiana, voleva accostarsi alla vita della gente comune. In Goal la suddivisione in tre strofe corrisponde esattamente alle tre immagini in cui si concentra l’attenzione del poeta, ciascuna dedicata alla rappresentazione di un sentimento: 
1)il dolore del portiere battuto; 
2)l’ebbrezza della folla, che partecipa alla gioia della squadra che ha segnato; 
3)la gioia solitaria dell’altro portiere.
La struttura mette in luce il gusto Sabiano per l’antitesi: il dolore per la sconfitta e la gioia per la vittoria sono messi direttamente a confronto e si incarnano per così dire nelle figure dei due portieri. 
Tuttavia l’antitesi non è banale: il portiere della squadra che ha segnato, infatti, partecipa solo di lontano alla gioia dei suoi compagni: è nello stesso tempo escluso (a causa del suo ruolo, che gli impedisce di abbandonare la porta) e coinvolto (a causa del suo desiderio di partecipare al festeggiamento). Egli è, quindi, in una condizione simile a quella che Saba attribuisce a sé stesso, innamorato della vita, ma bisognoso di un cantuccio riparato e protetto dal quale contemplarla da una certa distanza. Il tono generale della poesia è piuttosto gioioso: le immagini liete prevalgono su quelle dolorose, e le lacrime del primo portiere, essendo legate a un gioco, non manifestano un dolore esistenziale profondo, ma una delusione piuttosto superficiale. 
L'attenzione è focalizzata su uno dei momenti più rappresentativi di una partita: il momento del goal, che trasforma il gioco di squadra in un confronto diretto e individuale fra attaccante e portiere. 
Quello che c'è di stupendo è che in un gioco fisico, a volte rude, come il calcio ci si possa trovare ispirazione per fare poesia e, Saba, ne coglie l'occasione per interessarsi del risvolto umano della situazione con le diverse reazioni psicologiche dei personaggi della scena: il dolore del portiere, che un solo compagno viene a consolare, scoprendo il suo volto, prima nascosto contro la terra, in lacrime;  l'esultanza del pubblico, che sembra riversarsi sul campo; il festoso abbraccio dei compagni che si stringono attorno all'autore del goal, sentendosi come "fratelli". Altro confronto interessante è quello dei due portiere: quello battuto viene consolato, quello che non ha subito gol è rimasto solo ma dimostra attraverso la sua esultanza individuale che la sua anima è in festa come quella dei suoi compagni di squadra.
                 "PARTITA DI CALCIO"
                     CARLO CARRÀ
olio su tela, 90x70 cm - 1934
Il dipinto "Partita di calcio" è un'opera di Carlo Carrà (olio su tela, 90x70 cm - 1934) che si trova conservata presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma. 
Venne esposto per la prima volta nel 1935 in occasione della seconda esposizione Quadriennale Romana, dove Carrà partecipò con alcune opere e, questa è certamente fra le sue opere più famose. Figlio di un possidente terriero caduto in disgrazia, apprese i primi accenni dell'arte del disegno da giovane, a soli 12 anni, durante una forzata permanenza a letto a causa di una lunga malattia. Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Iniziò ben presto a lavorare come decoratore murale a Valenza frequentando nel frattempo le Scuole serali tra cui a Milano negli anni 1904-05 la Scuola superiore d'Arte applicata all'Industria del Castello Sforzesco
È evidente che il calcio fosse una grande passione e la raffigurazione di un'azione concitata della partita è in grado di suscitare emozioni al pari di opere più famose.
I calciatori con la maglia azzurra rappresentano un chiaro omaggio alla vittoria dei Mondiali di Calcio del 1934 della nazionale italiana guidata da Vittorio Pozzo. 
L'artista coglie l'azione in un momento concitato: si tratta di una mischia in area, con il pallone che finisce vicinissimo alla porta mentre gli attaccanti saltano per colpire di testa e il portiere si slancia nel tentativo di arrivare per primo sulla sfera. 
Le emozioni sarebbero di gioia in caso di gol oppure di rabbia e frustrazione in
caso di gol mancato (stando dalla parte degli azzurri), ma la palla rimane in aria e quindi non sappiamo se a vincere sarà il portiere o saranno invece gli attaccanti.
Inoltre non è chiaro se il portiere abbia già respinto il pallone o se stia cercando di smanacciarlo altrove; la sua postura non è ben equilibrata e, quindi potrebbe anche mancare l'impatto col pallone.
Anche la posizione degli azzurri è anomala: sono in tre che saltano insieme al portiere,
accerchiandolo, senza nemmeno essere marcati da un difensore avversario: chi prova a prenderla di mano (calciatore a sinistra), chi addirittura si posiziona proprio dietro (calciatore centrale) e chi invece spera che gli arrivi in testa per provare a segnare (calciatore a destra). 
Alla fine potrebbero anche aver commesso fallo sul portiere, infatti uno dei difensore alza la mano come a segnalare.
Ho scelto questo dipinto perché mi hanno affascinato due fattori: La luce ed il colore.
LUCEil campo di calcio ha una colorazione anormale, irriconoscibile. Mi affascina perché l'artista ha deciso, per l'appunto, la scelta di un colore surreale rispetto al normale, per dare più risalto alla metà superiore del dipinto, dove viene spinta maggior luce dandone così più attenzione, aiutando lo spettatore a focalizzarsi principalmente nella parte superiore.
COLORE: gli azzurri rappresentano la nazionale di calcio italiana. La squadra avversaria non si conosce, in quanto nel gioco del calcio, la maglia del portiere è diversa da quella che indossano i suoi stessi compagni di squadra. Probabilmente è stato usato il colore rosso non tanto per identificare la squadra, quanto invece per dargli un ruolo da protagonista: è chiaro che essendo l'ultimo uomo a proteggere la porta, tutto dipenderà da lui.
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